La storia di Quasimodo, è raccontata da Victor Hugo nel romanzo “Notre Dame di Parigi”: lo sfortunato protagonista è nato da una famiglia di zingari, abbandonato ed esposto nella ruota dei trovatelli a Notre-Dame viene raccolto dall’arcidiacono Frollo e diventa il campanaro della Cattedrale. Odiato da tutti perché “deforme e di una mostruosa bruttezza”, vive nascosto, ricambiando tutti dello stesso odio. Frollo intanto è consumato dal suo amore proibito per la bella zingara Esmeralda, che balla sulla piazza sotto la cattedrale. Convince Quasimodo a rapirla, ma i suoi tentativi vengono sventati dal capitano degli arcieri del re, Phoebus, anche lui innamorato della giovane zingara. Quasimodo paga con la prigione e le vessazioni le conseguenze del suo gesto. Dopo una fustigazione particolarmente brutale, è Esmeralda a prendersi cura di lui, e da questo momento Quasimodo sarà indissolubilmente legato a lei. La donna viene accusata falsamente di avere cercato di uccidere Phoebus, e Quasimodo la salverà dall’impiccagione, nascondendola tra le mura di Notre Dame, dove la giovane può godere del diritto di asilo. La gentilezza d’animo del campanaro, finalmente emerge e regala a Quasimodo quel barlume di umanità che lo fa sentire finalmente uguale a tutti gli uomini ma gli eventi precipitano: Gli zingari si recano alla cattedrale per chiedere la grazia per Esmeralda e Quasimodo, che non capisce le loro buone intenzioni a causa della sua sordità, sentendosi in pericolo, li attacca gettando loro addosso piombo fuso. I disordini vengono infine sedati per intervento del re che ordina l’irrevocabile condanna a morte della zingara. Frollo intanto, approfittando della confusione regnante, tenta di far fuggire Esmeralda, ma di fronte all’ennesimo fermo rifiuto opposto alle sue profferte, la consegna alle guardie. In carcere Esmeralda riconoscerà finalmente la sua vera madre che le rivela il rapimento alla nascita da parte di un gruppo di zingari e lo scambio con un neonato deforme. Esmeralda morirà nonostante l’estremo sacrificio della madre, nel tentativo di salvarle la vita. Quasimodo accecato di rabbia e di dolore farà precipitare Frollo dalla cattedrale e si lascerà morire a fianco di Esmeralda.