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» Giovanna d'Acri e Ralph de Monthermer
  • La storia d'amore
Giovanna denominata “d’Acri”, nacque nell’aprile del 1272, quando i suoi genitori erano ad Acre alla fine della nona Crociata (1271-1272). Era la settima figlia di Edoardo I re d’Inghilterra e duca di Aquitania e di Eleonora di Castiglia. Durante l’infanzia trascorse diversi anni con la nonna materna che la fece educare da un vescovo, ma non poté, al contempo, fare a meno di viziare la nipote che potè crescere libera, benchè accuratamente sorvegliata. Quando Giovanna aveva solo cinque anni, suo padre tornato in Inghilterra, la promise in sposa ad Hartman d’Asburgo. Il matrimonio però, programmato per il 1278 non ebbe mai luogo perché il giovane morì prematuramente, forse caduto nell’acqua di un laghetto gelato mentre pattinava, o forse annegato perché una barca, sulla quale viaggiava andò a cozzare contro gli scogli per via della nebbia. Edoardo organizzò prontamente un altro matrimonio per la figlia e la sua scelta cadde su Gilberto di Clare, VII conte di Gloucester, di trent'anni più vecchio di Giovanna e da poco divorziato dalla prima moglie. Il conte si accordò con Edoardo per dargli tutte le sue terre che gli sarebbero state riconsegnate al momento delle nozze, e si stabilì anche l’ammontare della dote della sposa: 2000 marchi d’argento. I negoziati matrimoniali terminarono quando la bambina aveva dodici anni. Pare che Gilberto si fosse innamorato davvero della giovane e benché ella dovesse sposarlo a dispetto di ogni suo eventuale sentimento, egli provò comunque a corteggiarla, cercando di ingraziarsela con doni costosi e vestiti. Il matrimonio venne celebrato il 30 aprile del 1290 nell’abbazia di Westminster. Giovanna aveva diciotto anni.  Dopo cinque anni di matrimonio il conte morì e Giovanna rimase vedova. Ancora giovane, e madre di quattro figli, era in possesso di alcune delle proprietà più ambite d’Inghilterra e costituiva quindi uno dei migliori partiti di tutta Europa. Ma Giovanna, negli anni del matrimonio, si era follemente innamorata di un giovane senza possedimenti, che faceva parte del seguito del marito, tale Rodolfo di Monthermer. Convinse il padre a nominarlo cavaliere ma era impensabile che una nobildonna potesse anche solo posare il suo sguardo su un uomo di condizione così inferiore alla sua. Tuttavia, come ripotato dagli Annals of Dunstable Giovanna nel 1296 o nel 1297 sposò segretamente il suo innamorato, contravvenendo al voto di omaggio che doveva a suo padre, il quale, nel frattempo, aveva deciso di darla in moglie ad Amedeo V di Savoia. Giovanna spedì i propri figli presso il padre nella speranza che la loro dolcezza conducesse Edoardo a più miti consigli, ma il piano non funzionò. Presto il re scoprì le intenzioni della reticente figlia senza tuttavia comprendere quanto ella fosse andata avanti. A nulla valsero la confisca dei beni, e il matrimonio concordato: poco tempo dopo Giovanna confessò al padre di essere ormai convolata a nozze con il suo innamorato. Il re, furioso, fece incarcerare Rodolfo presso il castello di Bristol ma la ferma volontà di sua figlia e forse anche l’apprendere di una ormai prossima gravidanza, lo convinsero che ormai l’unica scelta possibile era avvallare le nozze. Rodolfo venne rilasciato all'inizio di agosto e gli fu concesso di fregiarsi dei titoli di conte di Hertford e di Gloucester.  
“Tutto è bene, quel che finisce bene”.
 
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