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COMPAGNIA BARRACELLARE
A cura degli archivisti Dott.ri Massimo Pitti e Nicoletta Salis (SISAR s.a.s.)

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Le Compagnie Barracellari si diffusero in Sardegna a partire dal Seicento come un’istituzione di polizia rurale, operante in ambito strettamente locale, addetta alla sorveglianza del territorio, alla prevenzione e repressione dell’abigeato e dei reati contro la proprietà, ed al risarcimento dei proprietari assicurati con la compagnia.
Nel Settecento, quando divenne un’istituzione obbligatoria in ogni comune, l’organizzazione e le funzioni della Compagnia barracellare furono regolamentate dal pregone viceregio del 22 ottobre 1755, dalla circolare del 23 maggio 1799 e dal pregone viceregio del 29 agosto 1799.
Il 1º aprile 1808 venne istituito un ufficio di Ispezione Primaria delle Milizie e Barracellerie con lo scopo di uniformare e controllare i corpi militari dei “cacciatori” e dei “barracelli” tramite capitani direttori provinciali. Il pregone del 10 luglio 1819 decretò lo scioglimento delle Compagnie Barracellari e l’affidamento dei loro compiti di polizia rurale al Corpo dei Cacciatori Reali di Sardegna. Vennero ricostituite con il pregone del 4 ottobre 1827. La legge n. 1533 del 22 maggio 1853 “Disposizioni concernenti le Compagnie Barracellari in Sardegna” sancì la non obbligatorietà della loro istituzione e delegò alle amministrazioni municipali la scelta di mantenerle o scioglierle.
L'istituzione fu riformata col regolamento emanato mediante il R.D. n. 403 del 14 luglio 1898. Dalla lettura dei 59 articoli che compongono il regolamento si evince che la Compagnia Barracellare aveva come scopo “…..la guarentigia delle proprietà affidate alla sua custodia, mediante un compenso corrisposto dai proprietari assicurati” (art. 1); che “La costituzione della Compagnia è deliberata dal Consiglio Comunale. Essa dura in funzione un anno….” (art. 2); “Il capitolato fissa la estensione della assicurazione, la misura dei compensi, i patti fra gli assicurati e la Compagnia... Il capitolato è deliberato dal Consiglio Comunale…” (art. 3); “La Compagnia barracellare è composta dal Capitano, da uno o due ufficiali e dal numero di graduati e di barracelli necessario per la custodia dei beni, tenuto conto del loro valore, della importanza e della estensione del territorio del Comune. La Compagnia ha, inoltre, un attuario ed un cassiere…” (art.4), etc.
Un’ulteriore riorganizzazione e regolamentazione dell’istituto del Barracellato si è realizzato con la Legge Regionale n. 25 del 15 luglio 1988 “Organizzazione e funzionamento delle compagnie barracellari” che ha stabilito che la dotazione organica complessiva dei barracelli per ogni Comune non possa essere inferiore alle dieci unità, compresi gli ufficiali e i graduati (art. 8 commi 3-4).

Nel capitolato barracellare della Compagnia di Selargius, approvato con deliberazione del Consiglio datata 19 maggio 1899, è annoverato fra i compiti dell’attuario della Compagnia la tenuta dei seguenti registri: registro del personale della Compagnia, con indicazione della formazione delle ronde o pattuglie, registro delle denuncie e degli ammortamenti d’ufficio, registro degli imputamenti e dei rifiuti, registro dei danneggiati, registro dei danneggianti, registro delle tenture, registro delle notifiche, registro delle udienze barracellari, registro del giornale di cassa.
Della documentazione citata nel capitolato si sono conservati solo registri delle udienze per danni, perdite o furti subiti dagli agricoltori o allevatori, registri di cassa, con l'annotazione da parte dell'Attuario delle entrate e delle uscite della compagnia.
Ulteriore documentazione relativa all’istituto del barracellato è reperibile nella Categoria III del carteggio generale dell’archivio storico comunale.

[Bibliografia essenziale: N. Angioi, L'istituto del barracellato in Sardegna, Ed. Sarda Fossataro, Cagliari, 1969; E. De Domenico, Abigeato e danneggiamento di animali in Sardegna, in «La Scuola Positiva», Milano, 1924; S. Orunesu, Dalla scolca giudicale ai barracelli, Condaghes, Cagliari, 2003]

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